L’abbandono delle zone montane, la raccolta troppo laboriosa e costosa, l’introduzione di colture più produttive, l’importazione massiccia di grano saraceno dall’estero: sono queste le principali ragioni per cui, nel primo decennio del Novecento, la coltivazione di questo “pseudo cereale” si è dimezzata e, nei decenni successivi, è quasi scomparsa. Oggi in Valnerina sopravvivono poche coltivazioni di dimensioni ridotte, oltre i 600 metri di altitudine.
Eppure si tratta di un prodotto di grande valore, sia per la salute umana sia per quella dell’ambiente: il grano saraceno è una risorsa per le aree montane e consente pratiche agronomiche sostenibili, perché non ha bisogno di diserbo chimico, concimazioni e trattamenti fitosanitari.
Il Presidio è nato per sostenere la reintroduzione di grano saraceno in Valnerina, per contribuire ad arrestare l’abbandono di queste terre (colpite dal terremoto del 2016 e del 2017) e per ripristinare la filiera locale di questo prodotto. Ad oggi i produttori commercializzano granella, granella decorticata e farina di grano saraceno.
Area di produzione
Comuni di Norcia, Cascia, Preci, Poggiodomo, Cerreto di Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Sellano dell’Alta Valnerina, in alta Valnerina, provincia di Perugia.
Comuni di Ussita, Visso e Castelsantangelo sul Nera, in provincia di Macerata e Leonessa, in provincia di Rieti.
Stagionalità
Il grano saraceno si raccoglie a settembre ed è disponibile tutto l’anno.
Produttori
Daniele Giovannoli, Azienda Agricola Tamorri Vera, Località Buda di Cascia, Tel. +39 3471966485, daniele.giovannoli@gmail.com
Azienda Agricola Lavosi Maurizio, Località Fogliano di Cascia, Tel. +39 3332495493, info@cerealielegumi.it
Azienda Agricola Persiani Roberto, Località Colmotino di Cascia, Tel. +39 3383235453, info@zafferanoitalia.it
La partecipazione del Presidio del Grano saraceno della Valnerina e dei suoi produttori è sostenuta da La Buona Strada, la campagna raccolta fondi di Slow Food Italia Aps destinata ad aiutare i produttori delle quattro regioni del centro Italia colpite dal sisma del 2016.