Il comune di Sauris si trova al confine con l’Austria, nell’estremo nord del Friuli.
In questo territorio montuoso ha trovato le condizioni ideali una particolare varietà di fava, conosciuta nel dialetto locale come poan: i baccelli sono piccoli, cilindrici, allungati e terminano a punta; una fitta peluria li protegge dagli sbalzi termici e alle estremità sono visibili dei “pennacchi” scuri.
La fava di Sauris si semina a maggio (in una postarella si depongono 3 o 4 fave dopo un ammollo di 24 ore) e si raccoglie a mano verso la fine di agosto. Le piante sono poste nelle “seccaiole” (oltre confine dette kheisn), e una volta secche i semi sono separati dai baccelli con un crivello, lanciando controvento le piante trebbiate con un’apposita paletta.
Tostate e macinate diventano un’ottima farina per pane o polenta (unita a cereali) e perfino un surrogato del caffè. I piatti tradizionali per eccellenza sono la minestra di fave e le fave lesse condite con il burro.