Boschi e foreste sono sistemi in pericolo da difendere, preservare e gestire in modo sostenibile. Eppure il rapporto degli uomini con gli alberi è paradossale.
Da un lato la ricerca di nuove aree da destinare alle monocolture fa avanzare senza sosta il fronte della deforestazione. Il fuoco usato per distruggere le foreste primarie libera nell’atmosfera tonnellate di CO2 immagazzinata nel legno. Gli strati di torba che rimangono alla luce dopo il taglio perdono tutta la CO2 catturata. Alla catastrofe ambientale e alla perdita di biodiversità si somma la perdita di habitat per i popoli indigeni e per le specie animali selvatiche.
Dall’altro assistiamo a un incessante avanzata della vegetazione che ricopre territori una volta coltivati e gestiti dall’uomo. Un’avanzata simbolo dell’abbandono di aree di montagna o comunque definite marginali che porta con sé dissesto idrogeologico, scomparsa di pascoli, perdita di conoscenze, tradizioni e produzioni.
Difendere e gestire in modo sostenibile boschi e foreste è una necessità sempre più impellente e passa dal recupero degli ambienti forestali degradati, dalla valorizzazione delle filiere storiche del legno, dal ripopolamento della montagna, dal recupero dei paesaggi agrari tradizionali, dei pascoli e dei coltivi anche in funzione turistica.
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Sessione del mattino
Modera: Antonio Brunori, dottore forestale, segretario generale Pefc Italia.
Intervengono:
- Renzo Motta, Italia, presidente Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale e professore presso il dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino.
- Ranil Senanayake, Sri Lanka, ecologista, tra i maggiori scienziati al mondo specializzato in foreste e cambiamenti climatici, inventore della metodologia analog forestry
- Brynjolfur Jonsson, Islanda, direttore dell’Associazione forestale islandese (Ifa), un’organizzazione nazionale per le associazioni forestali locali e regionali in tutto il Paese
- Sharon Chelangat, Uganda, indigena della comunità di Benet, portavoce della comunità Slow Food di Mt Elgon Benet Bee Keepers per promuovere le pratiche dell’apicoltura e della gestione ambientale
Sessione del pomeriggio
Modera: Steve Sherwood, Ecuador, membro della rete di Slow Food, co-fondatore di EkoRural, attivista e agricoltore biologico, docente e ricercatore dell’Università di Wageningen
Intervengono:
- Elvia Villani Catalan, Messico, giovane indigena del popolo Me Phaa in Messico, membro della comunità Slow Food Bosque, Niebla y Café, lavora a progetto incentrato sulla protezione della foresta per le comunità indigene che producono caffè
- Milo Bekins Faries, Costa Rica, agricoltore forestale di analog forestry in Costa Rica, ha guidato organizzazioni come il Consiglio per lo sviluppo di Londra e l’Asada Water Aqueduct Association
- Irene Orietta Jara, Cile, avvocatessa, membro del direttivo di Slow Food Chile e portavoce della Comunità di Villarrica che basa tutta la sua attività sull’utilizzo sostenibile dei prodotti del bosco nativo dell’Araucania
- Alejandro Solano, Ecuador, referente del Presidio Slow Food del Cacao Nacional del Chocò, dove è presente l’unica foresta pluviale tropicale intatta del Pacifico sudamericano
Cover image: Niko Photos / Unsplash
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