I Presìdi Slow Food festeggiano un importante traguardo e presentano il nuovo logo.
Il valore cruciale della biodiversità non solo per gli ecosistemi, ma anche per la nostra alimentazione, è stato finalmente riconosciuto dalle principali istituzioni internazionali. Secondo il rapporto 2019 della Fao, se non arrestiamo il processo di erosione della biodiversità, il collasso del sistema di produzione del cibo è inevitabile. Slow Food sostiene questa tesi dalla metà degli anni ’90 e da allora agisce per salvare i prodotti e aiutare le comunità di produttori.
I suoi strumenti più importanti sono l’Arca del Gusto, catalogo internazionale di prodotti da salvare, e i Presìdi, che coinvolgono migliaia di produttori in tutto il mondo.
La strada da fare è ancora molta, ma il bilancio di questi anni di lavoro è estremamente positivo: 5400 prodotti mappati, oltre 500 Presìdi avviati in 160 paesi, un progetto di etichettatura all’avanguardia e, da ottobre 2020, per tutti i produttori che hanno condiviso questo percorso e hanno sottoscritto un disciplinare di produzione rigoroso, un nuovo logo: la chiocciola di Slow Food.
I Presìdi hanno fatto la loro prima apparizione nel 2000 al Salone del Gusto. Da allora l’evento torinese è sempre stato l’occasione per il lancio ufficiale di molti Presìdi italiani e internazionali e quindi, nel palinsesto dell’edizione 2020, non poteva mancare un momento dedicato a celebrare i 20 anni di questo progetto che ha cambiato le sorti della biodiversità, in Italia e nel mondo.
Intervengono:
- Serena Milano, segretaria generale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus – Il lavoro di Slow Food sulla biodiversità.
- Francesco Sottile, comitato esecutivo di Slow Food Italia, docente dell’Università di Palermo –L’incontro fra i progetti di Slow Food e la ricerca scientifica
Raccontano il futuro dei Presìdi Slow Food quattro giovani, in rappresentanza della seconda generazione di produttori:
- Lorenzo Agatiello, Presidio Slow Food del cardo gobbo di Nizza Monferrato (Asti, Piemonte)
- Lucia e Nicola Ceccarelli, Presidio Slow Food del vino santo affumicato dell’Alta Valle Tevere (Perugia, Umbria)
- Manuel Gambon, Presidio Slow Food della pitina (Pordenone, Friuli Venezia Giulia)
Conclude:
Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus
Con i contributi video di:
- François Borel, produttore del Presidio della brousse du Rove, Francia
- Alexandre Fricker, direttore di Slow Food Svizzera
- Liliana Vargas, referente dei progetti Slow Food in Colombia
- Sveva Sagramola, conduttrice di Geo, Rai 3
Modera: Carla Coccolo, responsabile eventi Slow Food
Conferenza trasmessa in streaming online su questo canale e sulla pagina facebook di Slow Food Italia. L’evento rientra nel programma della Green Week europea, che nel 2020 ha per tema la natura e la biodiversità.
Altre informazioni
Lingue dell'evento: IT
Via Bologna, 32 - Torino (Italy)